La domande è quella di come riuscire.Di come riuscire a fare un'opera di bene,perlomeno a favore della propria anima se non anche per gli altri,ed avere una precisa e chiara,rigorosa,percezione e comprensione di dove il mondo moderno sta cercando con la sua influenza,con la sua visione del mondo onnipresente ed ossessiva,quasi totalitaria,di portare l'umanità.Sembra quasi che ci sia un unico sentiero obbligato,non si sa deciso da chi e quando,una unica direzione inevitabile,un unico modo di interpretare e di giudicare il reale,il morale e l'immorale e il bene sociale.Tutto è influenzato da questo "Zeitgeist",spirito dell'epoca,anzi,tutto è dominato,dalla cultura alla giurisprudenza fino alle mode di massa più banali ed ottuse.Non c'è bisogno di un partito unico quando esiste un pensiero unico,quando in un apparente pluralismo sussiste una intolleranza giacobina,una presunzione progressista fanatica,un vedere la storia come marcia verso un futuro glorioso basato sullo sradicamento di ogni concezione tradizionale,metafisica,autenticamente gerarchica,qualitativa ed antiuniversalista dell'uomo.La desacralizzazione sistematica da un lato,e dall'altro,come illusoria alternativa al vuoto creato,l'affermarsi di forme spurie e falsificate,spesso ridicolmente banali,di neospiritualismo,neopaganesimo,pseudoesoterismo ed occultismo da fiera,oppure la follia subculturale dei fondamentalismi religiosi e/o etnico-identitari,tutto ciò indica un grave disorientamento generale.L'ideale di vita ricercato nella corsa al denaro e ai consumi,un economicismo onnivoro,l'edonismo e il narcisismo come come nuove forme di culto popolare materialista,l'assenza di patria e radici,di ideali ascetici sovraindividuali,di una norma di comportamento personale basata sulla cortesia e il contegno,del rispetto per il passato e l'antico,la caduta di livello fenomenale generale delle arti,delle lettere e della speculazione filosofica.E tutto questo sarebbe un progresso,forse è un progresso verso il nulla,o un regresso verso il basso.Come quindi riuscire a mantenere una personalità ed un'anima indipendenti,libere,non toccate e non schiave di tutto ciò, non condizionate da tutta questa tolleranza intollerante,massificazione individualista,sacralità blasfema,pluralità totalitaria e progresso regressivo?La soluzione non è facile,e nonostante i proclami rigorosi,nella realtà l'individuo che ha deciso di rimanere interiormente libero si trova ad avere moltissime probabilità di ridursi a sogni di crescita spirituale e sapienziale del tutto velleitari,illusori.Il che sarebbe un altro modo di vivere schiavi dello spirito dominante contemporaneo:cullare e giustificare il proprio ego,credersi speciali,sognare di essere aquile mentre non si è altro che moscerini.Come moscerino aspirante aquila penso che ci siano diverse strade,una delle quali,non l'unica ovviamente,è la via di una rigorosa formazione filosofica classica,non tanto,o meglio,non soltanto nozionistica e libresca,ma anzitutto ascetica,esistenziale,interiore.
Roberto Minichini,moscerino apprendista aquila o aquilotto